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 IL PESCE AZZURRO 

Un alimento che non dovrebbe mai mancare in una dieta sana è il pesce azzurro, per via delle sue proprietà nutrizionali. Al giorno d’oggi si sta rivalutando il consumo di carne, così come quello del pesce per via delle diete vegane.

Il consumo sempre minore di pesce, viene promosso attraverso il No fish Friday, ovvero l’abbattimento della tradizione di consumare il pesce il venerdì, ma sarà una sana abitudine? D’altro canto dilaga la moda del sushi e del mangiare made in Japan, tant’è che esistono delle vere e proprie diete, tuttavia, il sushi, non offre le stesse proprietà nutrizionali del pesce azzurro (salmone escluso) anche se di per sé è un alimento completo.

Diremo inoltre che sul consumo di sushi occorre tenere gli occhi bene aperti, si tratta di pesce crudo che deve essere trattato nel giusto modo e secondo le normative o potrebbe rivelarsi un’esperienza davvero pericolosa.

Pesce azzurro: benefici e proprietà nutrizionali

Il pesce azzurro è una varietà ittica con determinate caratteristiche fisiche (squame colorate di blu sul dorso e argentee sulla pancia) nonché nutrizionali. La carne del pesce azzurro è molto facile da digerire nonché ricca di grassi buoni, ovvero gli omega3, contiene inoltre: selenio, calcio, iodio, fosforo, potassio, selenio, fluoro, zinco, vitamine A e B.

Il grasso del pesce azzurro è molto importante per la salute del cuore e dell’apparato circolatorio, a differenza del grasso della carne che invece ostruisce le arterie, aumenta il colesterolo e si deposita su pancia e fianchi, mentre il grasso del pesce non è calorico (del resto basta guardare i giapponesi che seguono un’alimentazione tradizionale).

Gli omega3 sono grassi buoni che favoriscono i livelli di diminuzione del colesterolo, favoriscono la pulizia delle arterie, prevengono i tumori al colon ed al pancreas, diminuiscono le probabilità di soffrire di demenza senile ed inoltre combattono l’invecchiamento precoce (se ci fate caso, è raro vedere inuit con i capelli bianchi e ciò è dovuto al grande consumo di pesce azzurro).

Non è tutto, gli omega3 sono ideali per combattere il morbo di Crohn, il diabete e la colite ulcerosa, il pesce azzurro inoltre ha buone quantità di calcio ed è quindi ideale per combattere l’osteoporosi.

Quali sono le specie di pesce azzurro?

Se andiamo in pescheria sappiamo quali pesci fanno parte della famiglia azzurra. Conosciamoli nell’elenco:

  • Aguglia (si trova tutto l’anno ed ha un caratteristico colore verde attorno alla lisca, ottima da cucinare in tegame);

  • Alaccia (molto simile alla sardina, si pesca nelle calde acque del Mediterraneo meridionale);

  • Alice o acciuga (pesce povero molto economico contiene molto fosforo, potassio e calcio, si riconosce per il corpo affusolato, il dorso azzurro/grigio scuro e la carne rosso scuro molto saporita);

  • Aringa (ricca di sali minerali conservata solitamente con metodo di affumicazione);

  • Costardella (si trova tutto l’anno, ma specialmente in autunno, e si distingue per la colorazione è blu-verde sul dorso, argentea sui fianchi e sul ventre);

  • Cheppia (si pesca nei laghi e nei fiumi, può raggiungere il mezzo metro);

  • Ricciola;

  • Cicerello (si può trovare da novembre a gennaio, si pesca presso le coste sabbiose);

  • Lanzardo (pesce molto simile allo sgombro);

  • Sardina (da non confondersi con l’alice, molto nutriente ed economica, ideale per condire la pasta, si trova dalla primavera all’autunno);

  • Bianchetti (specie giovani di sardine ed acciughe, si trovano fra gennaio e marzo);

  • Sgombro (si può acquistare anche in scatola ma è più indigesto rispetto agli altri pesci ma è più energetico e particolarmente ricco di grasso, si pesca tutto l’anno);

  • Papalina;

  • Sauro (detto anche Sugherello, molto saporito e facile da digerire, assomiglia allo sgombro ma è meno grasso, si pesca in primavera ed in estate);

  • Tonno (ricco di omega3 ma anche di selenio, potassio, fosforo, vitamina B12, proteine);

  • Palamita (ha il dorso blu scuro, con linee nerastre oblique ed i fianchi argentati con riflessi verdi e azzurri, la carne è color rosato ed è ricca di zinco, ottimo per rinforzare il sistema immunitario. In Giappone è molto utilizzato per la preparazione del dashi, ovvero il brodo di pesce);

  • Pesce spada (ha la caratterista vertebra ad X pertanto è facile riconoscerne il trancio, è ottimo crudo, al carpaccio, si trova in primavera);

  • Tonno rosso (si riconosce per il dorso azzurro scuro e la carne rossa).

Attenzione: il salmone non fa parte della specie azzurra ma vi s’include per il fatto d’esser ricco di omega3.

Tutto questo chiaramente non basta, saper riconoscere un pesce azzurro va bene ma bisogna capire se è fresco. Quando dunque vi recate al mercato come prima cosa constatate che non vi sia un olezzo di pesce stantio, osservate attentamente il pesce che dev’esser lucente, con le branchie rosse e l’occhio vivo; osservate anche il ventre che deve essere intatto e gonfio.

Se il pesce presenta un colore opaco, è flaccido, con l’occhio velato non è certamente fresco.

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